La credenza, chiamata anche madia, termine con cui veniva indicato il mobile che si usava per impastare il pane casereccio o per custodirvi il lievito o la farina, come oggetto di arredamento così come lo conosciamo oggi, nasce nel 1600 circa in Emilia-Romagna e in origine era un mobile basso e lungo collocato solitamente nella sala dei banchetti. Al di sopra di esso venivano sistemati in bella vista tutti i cibi nei loro piatti di portata durante i pranzi offerti dalle famiglie nobili ai loro convitati di particolare rango e importanza. Prima di cominciare il banchetto un servitore particolarmente fidato della famiglia, detto “Maestro Credenziere”,dotato di una livrea particolare che lo distingueva dagli altri servitori, entrava nella sala del banchetto per “fare la credenza”, si introduceva cioè nella sala del banchetto e si disponeva a fianco del mobile dove erano stati collocati tutti i piatti con i cibi (che in seguito si chiamerà appunto credenza) e assaggiava tutte le portate prima che fossero servite ai commensali e poi, rivolgendosi ai convitati con un profondo inchino, diceva: “Signori, vi è stato offerto servizio di credenza”, inoltre rimaneva nella sala dei ricevimenti per tutta la durata del banchetto. Tale pratica era volta a tranquillizzare i convitati che i cibi loro offerti non fossero avvelenati e il “Maestro Credenziere” rimaneva nella sala dei ricevimenti fino alla fine del banchetto, proprio per assicurare che egli stesso non fosse in buona salute, dando CREDITO o “CREDENZA”, creando cioè PERSUASIONE in tutti i commensali della bontà e purezza dei cibi offerti, ma soprattutto che non vi fosse nessuna cattiva intenzione da parte del proprio Signore di avvelenare qualcuno dei commensali. Negli anni ha cambiato forma e spesso si è aggiunto un pezzo nella parte superiore che di solito è con vetri trasparenti.
Il suo stile è tanto vario che questo mobile può trovare posto in quasi tutte le stanze della casa. Nelle nostre interpretazioni, classiche o moderne, la linea è pulita e minimalista: in rovere massello, listellare, laccata, o in noce il suo fascino è indiscusso. Oltre che in sala da pranzo, in quanto è molto pratica e consente di avere tutto a portata di mano (stoviglie, biancheria da tavola, piatti, bicchieri, candele e segnaposto), noi la vediamo:
1- in soggiorno, sotto un quadro e piena di soprammobili e foto;
2- possiamo ritrovarla a fare la prima donna, su una parete di una cucina moderna;
3- in un ampio corridoio, in un ingresso di un’abitazione e/o di uno studio, sotto uno specchio, con un bel vaso di fiori o una bella lampada.
Usala per mettere in risalto i tuoi oggetti: SULLA credenza, non solo DENTRO… e abbine cura… perché è un UTILISSIMO elemento di arredo.